Promuovere l’alfabetizzazione alla salute mentale negli studenti di 13 - 16 anni: una revisione sistematica
A cura di Rita Longo, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, ASL TO3 Regione Piemonte
A cura di Rita Longo, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, ASL TO3 Regione Piemonte
A cura di Benedetta Contoli, Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità.
L’articolo di Dyer et al., 2025, pubblicato sulla Cochrane Database of Systematic Reviews, esamina l’efficacia e la sicurezza dei diversi interventi per la prevenzione delle cadute negli anziani che vivono in strutture residenziali assistite. L’obiettivo è valutare, attraverso una revisione sistematica e meta-analisi di studi randomizzati, se le diverse strategie, tra cui programmi di esercizio fisico, interventi multifattoriali personalizzati, revisione farmacologica, supplementazione di vitamina D, interventi nutrizionali e formazione del personale, siano efficaci nel ridurre il rischio e il tasso di cadute, nonché le conseguenze correlate come le fratture e la perdita di autonomia. La revisione dimostra che gli interventi multifattoriali personalizzati e i programmi di esercizio fisico regolare sono efficaci nel ridurre le cadute tra gli anziani in strutture residenziali, con un buon profilo di sicurezza e una potenziale costo-efficacia. Tuttavia, evidenzia la necessità di studi futuri più omogenei e di lungo periodo, per valutare la sostenibilità degli interventi, il loro impatto sulla qualità di vita e la fattibilità nei diversi contesti assistenziali.
Accedi alla scheda di sintesi nel database
A cura di Fabio Cruciani e Rosella Saulle, Dipartimento di Epidemiologia SSR del Lazio - ASL Roma 1
Più di 1,25 milioni di persone muoiono ogni anno a causa di incidenti stradali che sono la principale causa di morte tra le persone di età compresa tra 15 e 29 anni. Quasi la metà di coloro che muoiono sulle strade del mondo sono "utenti della strada vulnerabili": pedoni, ciclisti e motociclisti. Senza un'azione sostenuta, si prevede che gli incidenti stradali diventeranno la settima causa di morte entro il 2030. L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile ha fissato l’obiettivo ambizioso di dimezzare il numero globale di morti e feriti a seguito di incidenti stradali nel 2020 (INAIL- OMS).
Il lavoro pubblicato da Fisa et al. 2022 è una overview di revisioni sistematiche (RS) che ha come obiettivo quello di descrivere e riassumere gli effetti degli interventi messi in atto nel mondo per la riduzione degli incidenti stradali.
Webinar ECM “Scegliere interventi di prevenzione efficaci sostenibili e trasferibili in base alla valutazione dell’impatto sulla salute e dei costi” – 11 marzo 2025 (9.00-13.00)
Il workshop offre un'opportunità per approfondire alcune metodologie e strumenti utili per selezionare e implementare interventi di prevenzione efficaci, sostenibili e trasferibili.
L'evento è gratuito ed è accreditato con 4 crediti ECM.
» Consulta e scarica il programma
» Per iscriversi cliccare qui
A cura di Renata Leardi - DoRS, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, ASL TO3 Regione Piemonte
Questa revisione sistematica e meta-analisi di 26 studi pubblicati e 5 studi dalla letteratura grigia ha preso in considerazione training specifici per le differenti abilità (riabilitazione fisica/esercizio, training visivo/percettivo, training cognitivo) e approcci combinati per migliorare le prestazioni e la sicurezza di guida tra gli adulti più anziani.
A cura di Lidia Fubini, DoRS, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte
Gli interventi che utilizzano il pensiero episodico futuro (EFT) sono efficaci nel migliorare i comportamenti per la perdita di peso.
A cura di Patrizia Brigoni, Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Medicina Traslazionale
Il consumo di tabacco è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie e il tabagismo, patologia cronica recidivante, rappresenta uno dei più grandi problemi di sanità pubblica a livello mondiale. Fenomeno emergente è il consumo di prodotti nuovi contenenti nicotina, quali i prodotti a tabacco riscaldato e la sigaretta elettronica, particolarmente diffusi nella popolazione giovanile. L'uso di sigarette elettroniche, noto anche come vaping, è aumentato tra i bambini e i giovani dalla sua introduzione a metà degli anni 2000.
Gli autori hanno selezionato 39 articoli che rispondevano ai criteri di selezione scelti. Fra questi, sono stati valutati 14 interventi individuali di prevenzione (4 riguardanti il monitoraggio parentale, 3 i videogiochi, 2 l’uso di messaggi di testo, 3 l’utilizzo di messaggi grafici sul tema, 2 interventi nel sistema sanitario), 19 interventi scolastici (14 interventi educativi e sulle competenze, 5 interventi riguardanti politiche e divieti) e 6 interventi di comunità (3 interventi su social media, 3 campagne su mass media).
Sono stati esaminati gli outcome secondari che comprendono l'iniziazione al tabacco e le intenzioni, la conoscenza e la percezione del rischio della sigaretta elettronica e le intenzioni di sperimentarne l'utilizzo, in quanto questi fattori sono considerati potenziali indicatori dell'iniziazione alla sigaretta elettronica.
Alcuni studi sembrano dimostrare che un forte monitoraggio genitoriale percepito costituisca un intervento di prevenzione efficace dell'iniziazione all'utilizzo di sigarette elettroniche; tuttavia, il disegno degli stessi studi non consente di affermare una chiara causalità.
Sono emerse prove promettenti, ma limitate, che i curricula sulle competenze socio-emotive e il coinvolgimento di peer leader svolgano effettivamente una funzione preventiva.
A cura di Lidia Fubini, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte
Tra i disturbi muscolo-scheletrici, il dolore al collo è al secondo posto dopo la lombalgia con un notevole onere individuale ed economico. L'incidenza è particolarmente alta negli impiegati, ed è spesso persistente e ricorrente. Obiettivo della revisione è stato aggiornare le evidenze sull'efficacia degli interventi di esercizio fisico per prevenire gli episodi di dolore al collo.
Accedi alla scheda di sintesi nel database Niebp
A cura di Rosella Saulle e Fabio Cruciani, Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio-ASL Roma1
Regolari livelli di attività fisica contribuiscono a mantenere e migliorare il benessere mentale e psicofisico in ogni età e fase della vita, in adulti e anziani così come nei bambini e adolescenti.
I bambini e gli adolescenti con disabilità intellettiva (DI) sono meno attivi rispetto ai loro coetanei senza disabilità e hanno bassi livelli di attività fisica (AF). Comprendere i fattori che influenzano la partecipazione di questa popolazione all’AF è essenziale per progettare interventi efficaci e accettabili.
La scoping review condotta da Yu et al. 2022 ha identificato barriere e fattori favorenti la partecipazione all’AF in bambini e adolescenti con DI.
In generale, i fattori individuali legati alla propria disabilità, la bassa autoefficacia, la mancanza di sostegno da parte dei genitori, le strutture inadeguate o inaccessibili e la mancanza di programmi adeguati sono stati le barriere più comunemente segnalate. Un'elevata autoefficacia, il piacere di praticare attività fisica, un sufficiente sostegno da parte dei genitori, l'interazione sociale con i coetanei, la partecipazione alle lezioni di educazione fisica a scuola e programmi di attività fisica adattati sono stati i fattori più comunemente segnalati come facilitatori.
E’ importante di avviare interventi multimodali che tengano conto del coinvolgimento delle famiglie, delle scuole e di un sostegno da parte di una rete più ampia affinché tali interventi di promozione dell’AF possano rivelarsi efficaci e promettenti, favorendo la partecipazione di bambini e adolescenti con disabilità intellettive.
A cura di Marina Penasso, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte
La revisione con metanalisi aveva come obiettivo di indagare l’efficacia degli interventi scolastici rivolti a bambini, bambine e adolescenti ( di età compresa tra 5 e 18 anni) per prevenire la vittimizzazione e la perpetrazione della violenza relazionale (DRV) e della violenza di genere (GBV). I risultati hanno evidenziato come gli interventi scolastici possano raggiungere un'ampia gamma di studenti, mirando sia ai processi individuali sia di gruppo che possono essere alla base di DRV e GBV. L’evidenza è risultata più forte per DRV rispetto alla GBV. Interventi più estesi potrebbero non essere più efficaci. Una possibile ragione per una maggiore efficacia della DRV è che mentre la GBV è radicata nelle culture e nelle pratiche scolastiche, la DRV è potenzialmente più aperta al cambiamento affrontando le conoscenze e gli atteggiamenti individuali.
A cura di Rita Longo, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute - Regione Piemonte
I problemi di salute mentale rappresentano una delle 5 cause di morbilità e mortalità a livello mondiale tra i bambini e gli adolescenti.
Gli autori della revisione hanno indagato e dimostrata l'efficacia degli interventi universali e selettivi di promozione della salute mentale rivolti ai giovani, in particolare per alcune metodologie e su alcuni esiti/risultati di salute.
A cura di Paola Capra, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute -Regione Piemonte
Iniziata a fine 2019, la COVID-19, causata dal coronavirus SARS CoV-2, si è diffusa a livello mondiale. Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), per anziani o persone affette da disabilità, sono contesti ad alto rischio di focolai epidemici, con un carico di malattie e decessi molto alto tra i loro residenti.
A cura di Patrizia Brigoni, UPO, Università del Piemonte Orientale
La revisione di Tejada-Gallardo et al. ha indagato l’efficacia di interventi psicologici multicomponente realizzati in ambito scolastico, volti a favorire il benessere degli adolescenti e prevenire i comportamenti a rischio. Lo studio è presente nel portale Best practice – Evidence database dell’Agenzia Europea European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA)
A cura di Cristiano Piccinelli e Carlo Senore, AOU – Città della Salute e della Scienza di Torino (CPO Piemonte)
|
Una Collezione speciale Cochrane dedicata all’attività fisica per le persone anziane curata da Cochrane Campbell Global Aging Partnership.
I benefici dell’attività fisica per la salute degli anziani sono ampiamente documentati: una adeguata e regolare attività fisica ha molteplici benefici per la salute e il benessere, riduce il rischio di malattia, aiuta a mantenere e migliorare la funzione fisica e mentale.
Tuttavia, per molte persone l’invecchiamento coincide proprio con la diminuzione della mobilità, delle competenze motorie e dell’indipendenza funzionale.
Inoltre, diversi studi suggeriscono che l’epidemia da COVID-19 ha influito negativamente sull’attività fisica delle persone anziane, in quanto l’isolamento domiciliare ha reso più difficoltosa l’aderenza ai livelli raccomandati di esercizio fisico, soprattutto per le attività all’aperto e di gruppo.
Questa raccolta speciale contiene una selezione di revisioni e ricerche Cochrane che valutano i benefici degli interventi di attività fisica nella popolazione anziana. Le revisioni sintetizzano le evidenze riguardanti gli anziani in generale o gruppi di persone che hanno condizioni di salute specifiche.
https://www.cochranelibrary.com/collections/doi/SC000048/full
Sintesi e commento a cura di Miriam Levi, UFC Epidemiologia, Azienda USL Toscana centro
Regmi e Lwin hanno indagato i fattori associati all’implementazione delle principali misure non farmacologiche di contenimento della trasmissione di SARS-CoV-2, ovvero distanziamento, isolamento e quarantena.