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Plain packaging e pictorial warning: interventi evidence based per la prevenzione del fumo di tabacco
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Descrizione dell'intervento | Questi programmi si collocano nel contesto degli interventi decisi a livello nazionale. Essi rientrano tra le strategie preventive descritte nella Convenzione Quadro per il controllo del tabagismo stilata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità1. La prima norma riguarda il pictorial warning e prevede che le avvertenze sul pacchetto coprano almeno il 30% del fronte e del retro del pacchetto, anche se suggerisce di raggiungere una copertura maggiore, superiore al 50%. Nello specifico l’intervento si basa sulla capacità dei messaggi di stimolare pensieri negativi riguardanti il fumo, facendo riflettere il consumatore sui rischi connessi al tabagismo e di conseguenza aumentando la preoccupazione per la propria salute. Conseguentemente a questo c’è un aumento dell’intenzione di smettere di fumare che è un importante predittore dell’aumento di probabilità di effettuare un tentativo per smettere2. La seconda norma invece prevede l’implementazione del pacchetto anonimo. Con questo termine si intende un pacchetto senza colori aziendali, loghi ed elementi di design sul pacchetto3. Il pacchetto anonimo risulta meno attraente del pacchetto classico sia per la popolazione adulta che per gli adolescenti e ciò è vero soprattutto se vengono rimossi gli elementi e design caratteristici di una marca. Questo incoraggia l’idea di smettere e contrasta l’idea di iniziare4,5. |
Popolazione target | Essendo un intervento nazionale sull’estetica dei pacchetti, tutta la popolazione residente in Italia è un potenziale target. |
Potenziale bacino di utenza | Al 1 Gennaio 2022 la popolazione residente in Italia ammonta a circa 58.938.000 persone6. Considerata una prevalenza in Italia di fumatori pari al 24,5%7, i fumatori che possono beneficiare dell’intervento sono circa 14.439.810. |
Equità | L’intera popolazione verrebbe coinvolta da questi interventi data la loro natura di carattere nazionale. |
Operatori coinvolti |
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Efficacia teorica | Diverse revisioni sistematiche8,9 di letteratura forniscono le prove di efficacia del pictorial warning. I pittogrammi, rispetto alle scritte, sembrano scoraggiare di più l’inizio e determinano maggiormente un aumento della richiesta di trattamenti presso i centri anti-fumo. Sembra esserci anche una correlazione positiva con la dimensione di testo e immagini: più sono grandi e più tendono a disincentivare l’inizio tra i giovani. Tra i giovani funzionano maggiormente i messaggi che pongono l’attenzione sugli effetti estetici negativi legati al fumo (ad esempio le macchie di nicotina e l'invecchiamento precoce della pelle). Non ci sono invece evidenze sull’efficacia dei messaggi positivi sul guadagno di salute conseguente allo smettere di fumare così come non hanno effetto i messaggi incentrati sul concetto di dipendenza, probabilmente perché i fumatori non percepiscono il fumo come una droga. Infine l’elevata rotazione dei messaggi sembra essere associata ad una maggiore efficacia rispetto a messaggi che rimangono per lungo tempo senza ricambio. Sebbene i pittogrammi siano in grado di aumentare le richieste di aiuto presso centri specialistici, non è chiaro se essi da soli siano capaci di aumentare la cessazione tra i fumatori10, per questo motivo essi devono essere supportati da altri interventi e politiche anti-fumo. Per quanto riguarda le scritte, quelle che hanno ottenuto maggior successo sono:
Gli studi sul pacchetto anonimo mostrano che i fumatori percepiscono i pacchetti come meno attraenti e di impatto11, percepiscono le sigarette del pacchetto anonimo come di bassa qualità ritenendosi quindi meno soddisfatti del loro gusto12 e ritengono lo smettere di fumare una priorità in maniera percentualmente maggiore rispetto ai fumatori che usano il pacchetto classico (37% contro 22%)12. Uno studio francese ha inoltre dimostrato che dopo l’introduzione del pacchetto anonimo i fumatori hanno registrato un disagio legato all’acquisto del tabacco (nel 2016 col pacchetto normale era del 5.9%, 95% CI: 4.4-7.8, nel 2017 con l’introduzione del pacchetto anonimo è salita a: 11.9%, 95% CI: 10.2-13.9 p<0.001 e nel 2018 è salita ancora a 15.5%, 95% CI: 13.7-17.5, p<0.01). Infine nel 2018 il 26.8% (95% CI: 24.6-29.1) dei fumatori ha dichiarato che l’aspetto del pacchetto li ha motivati a smettere ed il 22.5% (95% CI: 18.3-27.2) degli ex fumatori ha detto di aver smesso a causa del pacchetto anonimo13. |
Forza dell'evidenza | La forza dell’evidenza dell’efficacia del pictorial warning si basa su revisioni sistematiche8,9,10. L’efficacia del pacchetto anonimo è stata valutata da studi cross-sectional in Australia11,12 e successivamente da studi longitudinali europei13,14. |
Determinanti della copertura e dell'impatto |
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Modalità di implementazione | Per accelerare il processo di recepimento della Direttiva Europea sui pittogrammi si potrebbe:
Per accelerare il processo di presentazione di un disegno di legge sul pacchetto anonimo si potrebbe:
Inoltre per aumentare l’efficacia dell’intervento di pictorial warning si potrebbe aumentare la superficie del pacchetto coperta dalle immagini, arrivando a coprire oltre l’80% del pacchetto come suggerito dalla WHO e già implementato in alcuni Paesi1. |
Risorse necessarie |
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Fattibilità | La Direttiva 2014/40/UE15 prevede che i Paesi dell’Unione Europea possano implementare il pacchetto anonimo e obbliga ad adottare il pictorial warning con copertura di almeno il 65%. L’Italia può quindi emanare leggi sul tema in accordo con questa normativa. |
Sostenibilità | L’introduzione di scritte e pittogrammi, così come l’adozione del pacchetto anonimo, è a carico delle aziende produttrici, quindi i costi da parte dello Stato sono solamente quelli relativi all’iter di approvazione della legge nazionale. |
Barriere all’implementazione dell’intervento | Basandosi sull’esperienza australiana, le principali barriere all’implementazione sono arrivate da parte delle compagnie del tabacco e dai piccoli rivenditori di tabacco. I primi hanno lamentato un considerevole aumento dei costi di produzione mentre i secondi lamentavano una possibile riduzione dei guadagni. Secondo lo studio condotto in Australia però non risulta che ci sia stata una perdita economica da parte dei piccoli rivenditori. Infine l’adozione di queste norme potrebbe causare un aumento di contraffazione e contrabbando, anche se, sempre basandosi sullo studio australiano, non ci sono ad oggi evidenze che ciò sia realmente accaduto16. |
Accettabilità | I pittogrammi sono considerati dai fumatori sia adulti che adolescenti una fonte attendibile di informazione sui rischi legati alla salute ed in genere ottengono un elevato supporto da parte della popolazione. Molti fumatori dichiarano che le scritte sul pacchetto sono una delle fonti più importanti per acquisire informazioni sui rischi connessi al tabagismo8,9. |
Bibliografia |
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Sintesi e traduzione | Scheda intervento realizzata all'interno del progetto del Ministero della Salute, CCM 2018: "Scegliere le priorità di intervento per prevenire il carico delle malattie croniche non trasmissibili”. Autore: Federico Pagnoni, UPO. |
Setting | - comunitario -
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Aree di intervento | - dipendenze -
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Parole chiave | - comunità - prevenzione fumo - cessazione fumo -
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