NIEBP - Network Italiano Evidence Based Prevention

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06/10/2025

Strategie per migliorare il consumo del pasto scolastico

A cura di Luisella Gilardi, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, ASL TO3 Regione Piemonte

In Italia sono quasi tre milioni i bambini che consumano un pasto presso la mensa scolastica. Il report di “Save the Children” si focalizza sugli alunni della scuola primaria evidenziando grandi disparità tra le Regioni: in Sicilia solo l’11,2% dei bambini usufruisce della mensa mentre in Toscana quasi l’83%.

L’accesso alla mensa scolastica aiuta a ridurre le disuguaglianze perché permette ai bambini di famiglie povere di avere un pasto sano durante la giornata. Per questo è importante lavorare per rendere la mensa più accessibile e per aiutare gli studenti a scegliere cibi salutari, riducendo anche lo spreco di cibo. 

Rispetto a quest'ultimo aspetto la revisione di Cohen del 2021 arriva a definire una lista di interventi e strategie efficaci per migliorare il consumo del pasto scolastico da parte di studenti e studentesse.

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06/10/2025

Alimentazione e rischio di mortalità per tutte le cause

A cura di Miriam Levi, UFC Epidemiologia, Azienda USL Toscana Centro, Italia

 

Questa “umbrella review”, che ha incluso 41 revisioni sistematiche con metanalisi per un totale di oltre un milione di partecipanti, conferma il ruolo centrale dei modelli alimentari nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili e nella riduzione della mortalità, evidenziando come ogni gruppo alimentare, attraverso specifici profili nutrizionali, possa influenzare la longevità agendo su fattori di rischio metabolici e cardiovascolari. Le evidenze scientifiche indicano come alcuni gruppi di alimenti, quali frutta secca a guscio, cereali integrali, frutta, verdura e pesce, si associano a una riduzione della mortalità, mentre consumi elevati di carni rosse (soprattutto processate) e di bevande zuccherate si collegano a un aumento del rischio.

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23/06/2025

Interventi sullo stile di vita per la prevenzione del diabete di tipo 2 nei soggetti con prediabete

A cura di Miriam Levi, UFC Epidemiologia, Azienda USL Toscana Centro, Italia

La revisione sistematica con metanalisi sintetizza l’efficacia degli interventi sullo stile di vita (dieta, attività fisica o entrambi) nella prevenzione del diabete di tipo 2 e nella promozione del ritorno alla normoglicemia nei soggetti adulti con prediabete. L’analisi include dati da 31 trial randomizzati condotti in 14 paesi e fornisce stime specifiche per i diversi fenotipi di prediabete (alterata glicemia a digiuno, intolleranza al glucosio ed emoglobina glicata elevata), offrendo indicazioni utili per guidare gli operatori sanitari nella scelta degli interventi più appropriati e nella definizione delle priorità nei programmi di prevenzione.

 

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23/06/2025

Interventi nutrizionali personalizzati, per gestire l’obesità di bambini e adolescenti fino a 19 anni di età

A cura di Benedetta Contoli, Centro Nazionale per la promozione della salute e la prevenzione, Istituto Superiore di Sanità 

 

L’articolo di Huey et al., 2025, pubblicato sulla Cochrane Database of Systematic Reviews, esamina l’impatto degli interventi basati su approcci di nutrizione di precisione per la gestione dell’obesità in bambini e adolescenti. L’obiettivo è valutare se strategie personalizzate – che tengano conto di variabili genetiche, metaboliche, comportamentali e ambientali – siano più efficaci rispetto agli approcci tradizionali “one-size-fits-all”.

Nonostante l’interesse per questo approccio, solo due studi randomizzati controllati hanno soddisfatto i criteri di inclusione e sono stati analizzati. Entrambi presentano limitazioni metodologiche (campioni ridotti, breve follow-up, rischio di bias elevato), e la certezza complessiva delle evidenze è molto bassa, secondo il sistema GRADE.
In conclusione, l’articolo non dimostra ancora con certezza l’efficacia della nutrizione di precisione nella gestione dell’obesità pediatrica, e sottolinea la necessità di ulteriori ricerche di alta qualità.

 

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11/06/2025

Effetti degli interventi basati sulla mindfulness sui comportamenti alimentari

 A cura di Luisella Gilardi, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte 

Le abitudini o gli stili alimentari inconsapevoli e in modalità pilota automatico (controllo, consapevolezza della sazietà, alimentazione esterna, fame, apporto energetico, consumo di zuccheri, scelta di cibi poco salutari) e le abitudini legate allo stress (alimentazione emotiva e abbuffate) possono aumentare il rischio di sovrappeso e obesità.

Negli ultimi decenni, gli interventi basati sulla mindfulness (MBIs) per la prevenzione o il trattamento dell’obesità sono stati utilizzati con risultati promettenti.

La revisione di Kao et al del 2025 risponde a questa domanda “Gli interventi basati sulla mindfulness* (MBI) sono efficaci nel modificare comportamenti alimentari obesogeni?”

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12/03/2025

Strategie per migliorare le politiche mirate alla dieta, all'attività fisica, alla riduzione dell’obesità, al consumo di tabacco o alcol in ambiente scolastico  

a cura di Lidia Fubini, DoRS Centro di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte

Alcuni interventi scolastici sono efficaci nel migliorare la dieta e l'attività fisica degli studenti (ad esempio, interventi di politica alimentare scolastica e interventi di attività fisica in classe) e nel ridurre l'obesità, il consumo di tabacco e/o il consumo di alcol (ad esempio, programmi di controllo del tabacco e programmi di educazione all'alcol). È utile proporre interventi complessi, per promuovere la salute degli studenti e ridurre il rischio di malattie future.

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12/03/2025

Interventi per la promozione di diete salutari e sostenibili nei paesi ad alto reddito

a cura di Miriam Levi, UFC Epidemiologia, Azienda USL Toscana Centro, Italia

La revisione, condotta da Wadi et al. e pubblicata su The Lancet Planetary Health nel 2024, ha esaminato l’efficacia degli interventi nel promuovere diete salutari e sostenibili nei paesi ad alto reddito. Sono stati inclusi 13 studi provenienti da sei paesi (Canada, USA, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e Italia). Gli interventi educativi sono stati i più utilizzati, ma quelli basati sulla persuasione hanno avuto un impatto maggiore sulla riduzione del consumo di carne. Nel complesso, gli interventi che combinavano educazione, persuasione, formazione o modellamento – e in alcuni casi anche ristrutturazione ambientale – sono risultati i più efficaci nel promuovere diete più sostenibili e ridurre il consumo di carne.

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27/06/2024

Effetto a lungo termine della sostituzione del sale sugli esiti cardiovascolari: una revisione sistematica e una meta-analisi

A cura di Lidia Fubini,DoRS, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

La sostituzione del sale di sodio con i sostituti del sale è un intervento poco costoso che può ridurre la mortalità per tutte le cause e quella cardiovascolare. Gli eventi avversi descritti sono di bassa entità.

 

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11/12/2023

Interventi per la promozione dell'health literacy nei migranti

A cura di Patrizia Brigoni, Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Medicina Traslazionale

 

La revisione sistematica pubblicata sulla Cochrane Library di Baumeister et al. si propone di valutare l’efficacia degli interventi di Health Literacy rivolti alle persone migranti.

Il concetto di Health literacy è correlato al concetto di Literacy e si riferisce alle conoscenze, motivazioni e competenze necessarie alle persone per accedere, capire, valutare e utilizzare le informazioni sulla salute, al fine di esprimere opinioni e prendere delle decisioni nella vita di tutti i giorni rispetto all’assistenza sanitaria, alla prevenzione delle malattie e alla promozione della salute e di mantenere o migliorare così la qualità della propria vita (Manuale monografico OMS, traduzione a cura di Dors)

La literacy è un fattore predittivo dello stato di salute di un individuo più forte rispetto al reddito, all’occupazione, al livello di istruzione e al gruppo di appartenenza.

Gli autori hanno individuato 34 studi che hanno coinvolto 8.249 migranti con un'ampia gamma di condizioni di salute. Tutti gli studi sono stati condotti in Paesi ad alto reddito. Tutti gli interventi sono stati adattati alla cultura, alla lingua e al livello di alfabetizzazione dei partecipanti. Molti studi hanno riportato risultati a breve termine (fino a sei settimane dopo la fine dell'intervento). I partecipanti erano migranti con un'ampia gamma di patologie. 

Gli autori hanno raggruppato gli studi inclusi in base alle componenti principali dell'intervento, alla complessità dell'intervento e al comparatore, ottenendo diversi confronti principali.

La revisione valuta Programmi di autogestione, di sviluppo delle competenze, di educazione attraverso l’utilizzo di audiovisivi, interventi consistenti nell’adattamento di istruzioni mediche. I risultati della revisione mostrano che alcuni di questi interventi sono promettenti per migliorare l’Health Literacy dei migranti.

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26/09/2023

Interventi nutrizionali nelle scuole per aumentare il consumo di frutta e verdura

 A cura di Lidia Fubini, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

La scuola può fornire un'impostazione efficace per educare al consumo di alimenti salutari costituendo un ambiente di apprendimento ottimale che raggiunga bambini provenienti da ogni contesto socioeconomico. Obiettivo della revisione è stato identificare le componenti degli interventi nutrizionali nelle scuole e sintetizzare l'impatto sul consumo di frutta e verdura e sulle conoscenze nutrizionali nei bambini di età compresa tra 4 e 12 anni.

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13/12/2022

Etichettatura nutrizionale per l'acquisto e il consumo di cibi o bevande analcoliche più sani

 A cura di Marta De Vito, Università del Piemonte Orientale – Dipartimento di Medicina Traslazionale

 

A livello mondiale la scorretta alimentazione è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie croniche non trasmissibili prevenibili come il diabete, le malattie cardiovascolari e diverse neoplasie. L’eccesso ponderale è una condizione sempre più diffusa in tutte le fasce di reddito e di età e, si stima che 2,8 milioni di persone all’anno muoiano a causa dell’obesità (WHO Obesity Fact Sheet).

In tale scenario le etichette nutrizionali, fornendo indicazioni sul contenuto nutrizionale dell’alimento e sulle calorie assunte, possono presentarsi come un possibile strumento per orientare le scelte dei consumatori verso opzioni più salutari.

Molti paesi hanno implementato le informazioni presenti sull’etichette alimentari, ma non esiste un consenso sul fatto che tale intervento sia efficace per ottenere acquisti e consumi più sani o su quali etichette siano più efficaci. A tal fine, una valutazione dell’impatto dell’etichettatura nutrizionale sulle scelte dei consumatori risulta fondamentale.

La revisione di Crockett et al analizza l’effetto delle etichette nutrizionali sulle scelte alimentari dei consumatori in ambienti reali e artificiali.

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27/06/2024

Tassazione delle bevande zuccherate per ridurre l'apporto di zuccheri semplici

A cura di Cristiano Piccinelli, SSD Epidemiologia e Screening (CRPT) dell’AOU Città della Salute e della Scienza 

Dal 1° luglio 2025, con aliquota ridotta per il primo anno e piena applicazione dal 2026 entrerà in vigore, anche in Italia la tassa su bevande e prodotti zuccherati . Per il primo anno la tassa sarà di 5 centesimi al litro per le bibite zuccherate e di 13 centesimi al chilogrammo per i prodotti zuccherati “previa diluizione”. Poi passerà rispettivamente a 10 e 25 centesimi nel 2026. 

Perché introdurre una tassazione sulle bevande zuccherate?

E’ ormai noto che il consumo di zuccheri non dovrebbe eccedere i 25 grammi/die (6 cucchiaini al giorno). Una lattina, delle bevande gassate più diffuse, ne contiene circa 35 grammi. La tassazione delle bevande zuccherate è una misura promettente per ridurre il consumo di zuccheri aggiunti e promuovere scelte alimentari salutari. Le evidenze suggeriscono che un aumento del prezzo del 10-20% può ridurre significativamente il consumo di bevande zuccherate. Tale politica avrebbe quindi un impatto rilevante nel ridurre l’insorgenza di diverse malattie metaboliche (obesità, diabete, ecc…) e di altre patologie croniche (malattie cardiovascolari, ecc.) nella popolazione.

 

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