NIEBP - Network Italiano Evidence Based Prevention

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27/06/2024

Efficacia degli interventi operati da personale infermieristico per la prevenzione delle cadute negli anziani sia in comunità sia nelle strutture sanitarie

A cura di Patrizia Brigoni, Università del Piemonte Orientale

La prevenzione delle cadute tra gli anziani è importante, dato che in tutto il mondo le cadute accidentali sono la seconda causa di morte in questa popolazione o possono portare a ricoveri in ospedale e disabilità. La revisione sistematica ha valutato l'efficacia degli interventi operati da infermieri nella prevenzione delle cadute dell'anziano. Sono stati valutati in particolare le attività e programmi di educazione, la promozione dell'attività fisica, la revisione dei farmaci, la valutazione del rischio e la gestione dell'ambiente fisico e sociale. I risultati: gli infermieri sono in grado di rilevare i rischi di caduta e di attuare interventi preventivi efficaci. Sono inoltre in grado di applicare interventi correttivi rapidi e identificare i cambiamenti nei pazienti.

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26/03/2024

Interventi di comunità per la prevenzione delle cadute e delle lesioni conseguenti a cadute nelle persone anziane

A cura di Patrizia Brigoni, Università del Piemonte Orientale

Le cadute negli anziani sono molto comuni: circa un terzo delle persone di 65 anni cade una o più volte in un anno. Le conseguenze possono essere molto gravi e una brutta caduta può compromettere seriamente la qualità della vita di una persona o comportare una lunga convalescenza, o causare addirittura la morte. Inoltre, poiché le cadute negli anziani possono richiedere un trattamento in ospedale, o interventi chirurgici, il costo può essere elevato per i servizi sanitari.

Trovare il modo di prevenire le cadute porterà benefici alle persone anziane e ridurrà l'onere per i servizi sanitari.

Una nuova revisione Cochrane ha valutato gli interventi basati sulla popolazione (quelli rivolti a intere comunità piuttosto che a singoli individui) al fine di determinare se sono utili per prevenire le cadute e le lesioni correlate alle cadute negli anziani. Alcuni interventi valutati: esercizio fisico, modifica dell'ambiente (casa, comunità, spazi pubblici), formazione del personale, conoscenza ed educazione.

L’esito della revisione: a causa della insufficiente qualità e dei deficit di progettazione degli studi primari, l'efficacia degli interventi multicomponente di prevenzione delle cadute per tutti gli esiti riportati è incerta e non vi sono sufficienti prove per affermare che gli approcci alla prevenzione delle cadute rivolti alla comunità riducano le cadute e gli infortuni.

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16/06/2022

Gli effetti del Pilates sulla salute di individui con alto rischio di fratture: una revisione sistematica

A cura di Patrizia Brigoni, Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Medicina Traslazionale

Le cadute e le conseguenti fratture delle persone con disabilità motoria e/o cognitiva rappresentano una priorità per la sanità pubblica a causa della loro frequenza e gravità. Esistono fattori di rischio di caduta intrinseci, come le alterazioni legate all’età, oppure allo stato di malattia. Risulta importante la messa in opera di programmi e strategie di prevenzione per ridurre il rischio di cadute e fratture nella popolazione anziana o nella popolazione particolarmente a rischio.

Una revisione sistematica della letteratura ha valutato l'efficacia del Pilates, uno dei metodi di allenamento più apprezzati nelle palestre e nei centri di riabilitazione, per la riduzione delle fratture fra la popolazione a rischio. Il Pilates, originariamente sviluppato negli anni '30, si propone di migliorare allineamento posturale, equilibrio e forza muscolare attraverso sequenze controllate abbinate a una respirazione completa e ritmica.

Purtroppo le conclusioni delle revisione risentono della presenza di studi di qualità limitata: in termini di benefici la pratica del Pilates risulta promettente, anche se i rischi non sono sufficientemente studiati e l'effetto del Pilates sulle cadute e sulla densità ossea è incerto. Esistono evidenze che il Pilates abbia migliorato la condizione fisica e la qualità della vita correlata alla salute della popolazione considerata. In particolare, emerge dallo studio che il Pilates può migliorare la condizione fisica e la qualità della vita delle donne con osteoporosi. Gli autori raccomandano di svolgere Pilates all'interno di setting supervisionati da istruttori e fisioterapisti.

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01/03/2022

L’allenamento e l’attività fisica per la prevenzione delle cadute accidentali nella popolazione adulta e anziana

A cura di Patrizia Brigoni, Università del Piemonte Orientale, Dipartimento di Medicina Traslazionale

Le cadute accidentali rappresentano una priorità per la sanità pubblica a causa della loro frequenza e gravità e producono conseguenze rilevanti in termini di disabilità, ricoveri e mortalità, soprattutto nelle persone anziane, causando costi umani, sociali e materiali straordinari. Incorrono in cadute soprattutto le persone anziane sole o istituzionalizzate.

I due lavori qui considerati, la revisione Cochrane di Sherrington et al. del 2019 e la revisione di Caristia et al. del 2021, hanno valutato l’effetto di interventi di allenamento e attività fisica volti a ridurre l’incidenza delle cadute nella popolazione adulta e anziana.

Lo studio di Sherrington ha incluso gli RCT che valutano gli effetti di ogni forma di esercizio fisico come singolo intervento per la prevenzione delle cadute di soggetti con più di 60 anni che vivono in comunità. Sono esclusi gli interventi focalizzati su condizioni particolari (es. riabilitazione dopo infarto).

I risultati mostrano che le diverse tipologie di esercizio fisico hanno differente impatto sulle cadute degli anziani. Rispetto ai controlli, esercizi sull’equilibrio e funzionali riducono le cadute del 24%; se a questi esercizi sono aggiunti esercizi di resistenza, la riduzione delle cadute sale al 34%. Il Tai Chi può ridurre il tasso di cadute del 19% (basso grado di evidenza).

Risultano invece incerti gli effetti di danza o programmi di cammino sull’incidenza di cadute. Non vi sono trial che comparano esercizi mirati alla flessibilità o a endurance rispetto a controlli.

Anche la revisione di Caristia et al. ha incluso studi sperimentali ed ha evidenziato i benefici dell'esercizio fisico nella prevenzione delle cadute accidentali. Gli interventi più efficaci sono risultati gli allenamenti "tridimensionali" che prevedono movimento su tutti e tre i piani spaziali, come per esempio, Tai Chi, danza; esercizi di equilibrio. Anche in questo studio si registra un alto grado di evidenza soprattutto sull’efficacia degli esercizi volti a potenziare l’equilibrio e degli esercizi funzionali.

I risultati della ricerca indicano inoltre l'importanza di garantire la sicurezza dell’ambiente in cui i pazienti sono impegnati, quando si conducono interventi volti a promuovere l'attività fisica.

Gli autori sottolineano l'efficacia della pratica dell'esercizio quando svolto in gruppo con il supporto di un istruttore o un fisioterapista. In alternativa, gli esercizi praticati individualmente a casa sono efficaci se praticati dopo un periodo di formazione o in combinazione con una frequenza regolare di lezioni.

Sebbene le prove rilevate in entrambe le revisioni non siano sempre di qualità elevata, è tuttavia possibile ricavare l’indicazione che è opportuno incoraggiare e sostenere la pratica dell’attività fisica nelle comunità locali per i soggetti adulti e durante l’invecchiamento, privilegiando le pratiche volte a migliorare le capacità di equilibrio, di resistenza, e la forza muscolare

Vai alla scheda di sintesi della revisione di Sherrington et al. 

Vai alla scheda di sintesi della revisione di Caristia et al.