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Interventi per prevenire la violenza contro le donne e le ragazze a livello globale: una revisione sistematica di revisioni che aggiorna il report “RESPECT Women: Preventing Violence Against Women” (OMS)
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| Data di inserimento | 02/10/2025 |
| Anno | 2025 |
| Domanda di ricerca | Quali sono gli interventi efficaci per prevenire e/o ridurre le diverse forme di violenza contro le donne e le ragazze, e quali caratteristiche devono avere? |
| Quello che conta | L’obiettivo di questa revisione sistematica di revisioni è aggiornare le evidenze contenute nel report “RESPECT Women: Preventing Violence Against Women” dell’OMS in collaborazione con le Nazioni Unite (2019), un quadro di riferimento fondamentale per decisori politici e professionisti/operatori di tutto il mondo per la prevenzione della violenza contro le donne e le ragazze. Per quanto riguarda la metodologia: Sono stati selezionate 178 revisioni realizzate da gennaio 2013 ad aprile 2022, che presentavano i risultati di studi sperimentali e quasi-sperimentali riguardanti interventi di prevenzione di varie forme di violenza contro le donne, inclusa la violenza fisica, sessuale e psicologica da parte del partner intimo, la violenza sessuale e le molestie da parte di persone diverse dal partner intimo, l’abuso sessuale su bambine e adolescenti. Le revisioni selezionate valutavano interventi rivolti a una popolazione target di donne e ragazze dai 10 anni in su (comprese le donne trans), o uomini e ragazzi di 10 anni e oltre (compresi gli uomini trans): rispettivamente, oggetto della violenza e potenziali perpetratori di violenza. Il focus di queste revisioni riguardava interventi basati su: - aumento/rinforzo delle abilità relazionali (3%) Gli studi inclusi nelle revisioni valutavano il risultato degli interventi, in termini di: Per quanto riguarda i risultati: I ricercatori hanno confrontato i risultati della revisione con le valutazioni del report “RESPECT Women: Preventing Violence Against Women” e hanno apportato delle modifiche e integrazioni seguendo lo stesso sistema di categorizzazione degli interventi di prevenzione presenti nel report (promettente, conflittuale, inefficace, necessita di maggiori evidenze): ad esempio, all’interno della strategia di sviluppo dell’empowerment femminile sono state inserite azioni formative per lo sviluppo delle capacità di decision-making (presa di decisioni) e di safety-planning (azioni finalizzate a prevenire/ridurre il rischio di incorrere in eventi violenti). Gli interventi di riduzione della povertà riducono la violenza sulle donne (soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito), e facilitano l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro. - nell’ambito delle attività/servizi erogati alle sopravvissute il counseling orientato all’empowerment e il supporto psicologico sono stati ri-classificati come “promettenti” (le revisioni analizzate contenevano più valutazioni che dimostravano una significativa riduzione degli episodi di violenza soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito) - nell’ambito degli interventi di prevenzione dell’abuso su bambine e adolescenti, i programmi scolastici curricolari incentrati sullo sviluppo delle life skills sono stati ri-classificati come “promettenti” in quanto riducono la violenza su donne e bambine (secondo studi di elevata e moderata qualità, inclusi nelle revisioni analizzate, che riguardavano soprattutto Paesi a basso e medio reddito). - nell’ambito degli interventi di modifica di atteggiamenti e di credenze relative al genere, nuove valutazioni hanno confermato l’efficacia di questi approcci nel determinare un cambiamento positivo delle norme sociali, in particolare per le azioni di attivazione di comunità e i workshop di gruppo con donne e uomini orientati a promuovere cambiamenti nei comportamenti. Sono necessarie ulteriori ricerche per verificare se ci sia anche un impatto positivo in termini di riduzione della violenza sulle donne e le ragazze. |
| Caveat | Gli autori dichiarano che questa revisione sistematica di revisioni ha parecchi limiti, soprattutto dovuti alla sostanziale diversità (scopi e metodi) degli articoli/studi inclusi: 1. la qualità delle revisioni – valutata con AMSTAR-2 - variava notevolmente, e ciò ha reso difficile giungere a delle conclusioni certe sullo stato attuale delle evidenze sulla prevenzione della violenza sulle donne e sulle bambine 2. sono state incluse revisioni che contenevano valutazioni sperimentali e quasi-sperimentali, e sono state escluse tutte le altre, limitando in tal modo la possibilità di ragionare sull’impatto a livello di società, e sul collegamento con le politiche locali (ad esempio, in Nicaragua, si è visto che un cambiamento a livello di programmi politici ha diminuito la violenza sulle donne del 60% nell’arco di 20 anni, dal 1995 al 2015) 3. c’era una grossa eterogeneità tra i dati sintetizzati e riportati dalle revisioni, e ciò ha limitato la possibilità di condurre alcun tipo di meta-analisi 4. sono stati selezionati solo articoli in lingua inglese, col rischio di traduzioni non corrette di termini o di perdere articoli interessanti scritti in lingue diverse. 5. la ricerca si è conclusa nell’aprile 2022, perciò al momento della pubblicazione la sintesi delle evidenze può essere considerata in un certo senso “datata” 6. continuano ad esistere dei significativi gap riguardo alle evidenze: sono perciò necessarie ulteriori ricerche che esplorino le aree svantaggiate e le popolazioni emarginate nei vari contesti. Molti approcci di programma che studiano e dimostrano l’efficacia di interventi preventivi nei Paesi a basso e medio reddito (ad esempio programmi di attivazione di comunità, politiche sulle successioni e l’eredità, centri anti-violenza),restano poco esplorati e non vengono presi in considerazione dai Paesi ad alto reddito, mentre meriterebbero di essere oggetto di sperimentazione, adattamento contestuale e valutazione. |
| Contesto | Nel mondo, il 27% delle donne tra i 15 e i 49 anni hanno subito violenza fisica e/o sessuale almeno 1 volta nella vita da parte dell’attuale o precedente partner (stime dell’OMS pubblicate su Lancet nel 2022). Tutte le forma di violenza contro le donne e le ragazze sono radicate nelle disuguaglianze di genere, che perpetuano norme di genere caratterizzate da disparità, e che alimentano il “privilegio/potere maschile”, la sottomissione e l’accettazione della violenza da parte delle donne. Queste disuguaglianze sono rinforzare dagli aspetti economici, legali, culturali caratterizzanti la vita delle donne e delle ragazze, e gli interventi di prevenzione devono affrontare questa complessità. Le sempre maggiori ricerche inerenti alla violenza contro le donne e le ragazze hanno dimostrato – e continuano a dimostrare - che è possibile fare prevenzione in tale ambito. |
| In evidenza | Il report “RESPECT Women:Preventing Violence Against Women” è un documento pubblicato nel 2019 dall’OMS e dall’UN - United Nations Women, insieme ad altre 12 organizzazioni unilaterali e multilaterali, che sintetizza le evidenze derivanti da una prima revisione sistematica (Arango D, Morton M, Gennari F, et al., 2014) e da parecchie altre successive revisioni sulle specifiche strategie preventive nell’ambito della violenza contro le donne e le ragazze, con l’obiettivo di promuovere/aumentare la programmazione di interventi evidence-based, rappresentando uno strumento di prevenzione fondamentale per tutte le persone che patrocinano la causa. Le strategie elencate nel documento afferiscono a un modello socio-ecologico, ed evidenziano la necessità di un’azione multi-livello (individuo, relazione, comunità, società) per porre fine alla violenza contro le donne. |
| Implicazioni per la pratica | Gli interventi di sviluppo/rinforzo delle abilità relazionali adottano due approcci: Per quanto riguarda il lavoro di coppia, si tratta di due tipi di intervento diversi: il counseling è rivolto a tutte le coppie, la terapia è rivolta a quelle coppie dove è avvenuta una situazione di abuso. Attenzione però a valutare bene la reale adeguatezza di una terapia di coppia, in particolare nelle situazioni in cui la violenza da parte del partner intimo e/o il controllo coercitivo vengono usati per esercitare il potere sul partner vittima della violenza. Per quanto riguarda gli interventi di empowerment delle donne, la loro efficacia varia in base al tipo di approccio utilizzato: gli interventi che affrontano più aspetti - sociale, economico, psicologico – forniscono strumenti per migliorare la situazione finanziaria e aumentare l’auto-efficacia, l’auto-stima, l’autonomia nel decision-making; prevedono percorsi formativi – dimostratisi efficaci nella maggior parte degli studi valutativi - sulle relazioni “sane” e sull’auto-difesa, consulenze di tipo finanziario (programmi di micro-credito, ad esempio), l’erogazione di servizi a supporto delle abilità di vita e delle competenze lavorative, e azioni di "community building" (processo strategico che mira a creare, far crescere e mantenere un gruppo di persone/comunità che condividono interessi, valori o scopi comuni). La maggior parte degli studi valutativi di questo tipo di interventi ha rilevato cambiamenti in termini di aumento dell’auto-efficacia nelle donne – un risultato intermedio importante nel percorso di riduzione della violenza. Per quanto riguarda l’erogazione di servizi per le donne sopravvissute alla violenza, ci sono varie tipologie: counseling orientato all’empowerment e supporto psicologico, interventi di prevenzione dell’uso/abuso di alcol, case di accoglienza centri anti-violenza ("one-stop crisis centres"), interventi rivolti ai perpetratori della violenza, stazioni di polizia con personale femminile, screening all’interno dei servizi sanitari e formazione/sensibilizzazione del personale che lavora nelle istituzioni. Gli interventi per la riduzione della povertà hanno un carattere multi-componente: possono prevedere incentivi economici, azioni nel settore del lavoro (formazione professionale, politiche occupazionali e abitative, ecc), programmi di micro-finanza; non devono necessariamente avere un focus gender-equality. Gli interventi volti alla creazione di ambienti sicuri riguardano 3 aree: infrastrutture e trasporto pubblico, programmi scolastici, interventi di contrasto dell’effetto spettatore. È stata dimostrata l’efficacia di quest’ultimo tipo. La strategia di prevenzione dell’abuso in infanzia e adolescenza include vari tipi di programmi: visite domiciliari da parte di operatori sanitari, rinforzo delle competenze genitoriali, supporto psicologico per i bambini e le bambine che hanno subito violenza e/o che hanno assistito ad atti di violenza nel contesto familiare, programmi scolastici curricolari incentrati sullo sviluppo delle life skills e/o corsi rivolti agli adolescenti per la prevenzione della violenza di coppia (dating violence) e dello stupro. Per quanto riguarda la modifica di atteggiamenti e credenze inerenti al genere, ci sono varie tipologie di intervento:attivazione di comunità, workshop di gruppo con donne e uomini, marketing sociale o edutainment (modello di apprendimento che combina elementi di didattica e di intrattenimento) in gruppo, gruppi di formazione con uomini e ragazzi per promuovere il cambiamento su norme e atteggiamenti, campagne di comunicazione mirate all’aumento della consapevolezza. I nuovi studi hanno confermato l’efficacia di questi approcci nell’apportare un cambiamento positivo a livello di norme, credenze, atteggiamenti, in particolare per le azioni di attivazione di comunità e i workshop di gruppo con donne e uomini. |
| Giudizio di qualità revisione | Il protocollo di questa revisione aderisce alle Linee Guida PRISMA (Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses), ed è stato registrato con PROSPERO (2022 CRD42022315919). |
| Riferimento bibliografico revisione | Ullman C, Amin A, Bourassa A, et al. Interventions to prevent violence against women and girls globally: a global systematic review of reviews to update the RESPECT women framework. BMJ Public Health 2025;3:e001126. doi:10.1136/bmjph-2024-001126 |
| Altri riferimenti | World Health Organization (WHO). RESPECT Women: Preventing Violence Against Women, 2019. Available: RESPECT-Women-Preventing-violence-against-women-en.pdf |
| Setting | - comunitario - scolastico -
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| Aree di intervento | - violenza di genere - salute mentale -
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| Parole chiave | - violenza domestica - adolescenti - prevenzione - violenza sessuale - violenza del partner intimo - equità nella salute -
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| Outcome | Prevenzione della violenza contro le donne e le ragazze |
| Sintesi e traduzione | Sintesi e traduzione a cura di Rita Longo, Dors Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte Revisione a cura di Giulia Caruso, Dors Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte
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