NIEBP - Network Italiano Evidence Based Prevention

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 A cura di Lidia Fubini, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

 

Tra i disturbi muscolo-scheletrici, il dolore al collo è al secondo posto dopo la lombalgia con un notevole onere individuale ed economico. L'incidenza è particolarmente alta negli impiegati, ed è spesso persistente e ricorrente. Obiettivo della revisione è stato aggiornare le evidenze sull'efficacia degli interventi di esercizio fisico per prevenire gli episodi di dolore al collo.

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 A cura di Marta De Vito, Università del Piemonte Orientale – Dipartimento di Medicina Traslazionale

E’ noto come uno stile di vita sedentario rappresenti un rischio per la salute, favorendo lo sviluppo di patologie croniche come le malattie cardiovascolari e metaboliche, ed i disturbi dell’apparato muscolo-scheletrico. L’inattività fisica è associata ad un’invecchiamento non in salute ed un aumentato rischio di mortalità per tutte le cause.

Diversi studi hanno rilevato che il tempo passato seduti a lavoro, per i lavoratori full time che svolgono impieghi d’ufficio, è circa il 60-90% del tempo totale che un individuo trascorre seduto in un giorno.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato i luoghi di lavoro come il contesto ideale dove attuare azioni di promozione della salute.

In questo scenario, diventa quindi fondamentale individuare gli interventi, realizzabili nel contesto lavorativo, in grado di aumentare i livelli di attività fisica promuovendo la salute e il benessere dei lavoratori.

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A cura di Luisella Gilardi, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

I lavoratori del comparto edilizia sono esposti con alta frequenza a fattori di rischio che possono causare infortuni gravi o mortali. Nella presente revisione sistematica vengono presi in considerazione gli studi di valutazione di interventi per la riduzione degli infortuni in questo comparto.

I più efficaci sembrano essere gli interventi multicomponenti: interventi diversificati che utilizzino campagne sulla sicurezza possono condurre alla diminuzione degli infortuni e sostenerla nel tempo, soprattutto se applicati a livello aziendale.

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A cura di Luisella Gilardi, DoRS - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

I disturbi muscolo-scheletrici sono fra i disturbi più comuni tra gli operatori sanitari. Ne sono colpiti in particolare gli infermieri (37%) e gli operatori socio-sanitari (46%) secondo le statistiche EU-OSHA. Questi problemi possono avere come conseguenza dolori acuti e cronici spesso a carico della colonna vertebrale e delle ginocchia con difficoltà nella gestione delle attività quotidiane, nel camminare, insorgenza di disturbi del sonno e ripercussioni sulla performance lavorativa causando assenze dal lavoro e uso massiccio di antidolorifici.

Una recente revisione di letteratura descrive e valuta l’efficacia di una serie di interventi per prevenire e ridurre i disturbi a carico dell’apparato muscolo-scheletrico in questa categoria di lavoratori.

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