NIEBP - Network Italiano Evidence Based Prevention

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A cura di Rosella Saulle e Fabio Cruciani - Dipartimento di Epidemiologia SSR del Lazio - ASL Roma 1

 

Quali sono gli interventi efficaci per promuovere e incrementare i livelli di attività fisica in bambini, adolescenti o adulti con disabilità?

La overview di Ginis et al. 2021, è stata condotta per fornire dati sugli effetti benefici dell’attività fisica e sugli interventi e politiche di promozione nelle persone che vivono con disabilità.

 

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A cura di Marina Penasso, DoRS, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte

La revisione con metanalisi ha sintetizzato e valutato criticamente la qualità delle prove esistenti sugli effetti dello yoga per il benessere psicofisico di persone di età pari o superiore a 60 anni. Sono stati inclusi 15 studi. Lo yoga ha migliorato significativamente l’equilibrio, la flessibilità, la forza muscolare e i sintomi depressivi. I risultati di questa revisione hanno supportato gli effetti benefici dello yoga sulla salute psicofisica degli anziani.

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A cura di Andrea Guida, Università degli Studi di Firenze
 
Le malattie cardiovascolari e il diabete mellito tipo 2 sono significativi problemi di salute globale, causando rispettivamente, secondo i dati del Global Burden of Disease, 17,9 milioni e 1,5 milioni di morti nel 2019. 
In Italia, le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte cardiovascolare (36,8% dei decessi nel 2019), con un impatto significativo sulla spesa farmaceutica. Il diabete interessa circa 4 milioni di persone nel 2020 e, sebbene influisca meno sulla mortalità (3,3% nel 2019), è considerato un rilevante fattore di rischio cardiovascolare. 
La prevenzione e gestione di tali patologie richiedono interventi su fattori modificabili come sovrappeso, obesità e inattività fisica. L'obiettivo di questa review di Durão del 2023 è di valutare l'impatto di interventi di tipo infrastrutturale, di policy o normativi sull'incremento dell'attività fisica. 
 
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 A cura di Rosella Saulle e Fabio Cruciani, Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio-ASL Roma1

Regolari livelli di attività fisica contribuiscono a mantenere e migliorare il benessere mentale e psicofisico in ogni età e fase della vita, in adulti e anziani così come nei bambini e adolescenti.

I bambini e gli adolescenti con disabilità intellettiva (DI) sono meno attivi rispetto ai loro coetanei senza disabilità e hanno bassi livelli di attività fisica (AF). Comprendere i fattori che influenzano la partecipazione di questa popolazione all’AF è essenziale per progettare interventi efficaci e accettabili.

La scoping review condotta da Yu et al. 2022 ha identificato barriere e fattori favorenti la partecipazione all’AF in bambini e adolescenti con DI.

In generale, i fattori individuali legati alla propria disabilità, la bassa autoefficacia, la mancanza di sostegno da parte dei genitori, le strutture inadeguate o inaccessibili e la mancanza di programmi adeguati sono stati le barriere più comunemente segnalate. Un'elevata autoefficacia, il piacere di praticare attività fisica, un sufficiente sostegno da parte dei genitori, l'interazione sociale con i coetanei, la partecipazione alle lezioni di educazione fisica a scuola e programmi di attività fisica adattati sono stati i fattori più comunemente segnalati come facilitatori.

E’ importante di avviare interventi multimodali che tengano conto del coinvolgimento delle famiglie, delle scuole e di un sostegno da parte di una rete più ampia affinché tali interventi di promozione dell’AF possano rivelarsi efficaci e promettenti, favorendo la partecipazione di bambini e adolescenti con disabilità intellettive.

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