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A cura di Paola Capra, Dors - Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, Regione Piemonte
La lotta all'obesità per essere davvero efficace deve iniziare fin dai primi anni di vita. Una revisione Cochrane individua gli interventi di maggiore successo per prevenire l'eccesso di peso nella fascia di età 2-4 anni.
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A cura di Luisella Gilardi, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, ASL TO3 Regione Piemonte
In Italia sono quasi tre milioni i bambini che consumano un pasto presso la mensa scolastica. Il report di “Save the Children” si focalizza sugli alunni della scuola primaria evidenziando grandi disparità tra le Regioni: in Sicilia solo l’11,2% dei bambini usufruisce della mensa mentre in Toscana quasi l’83%.
L’accesso alla mensa scolastica aiuta a ridurre le disuguaglianze perché permette ai bambini di famiglie povere di avere un pasto sano durante la giornata. Per questo è importante lavorare per rendere la mensa più accessibile e per aiutare gli studenti a scegliere cibi salutari, riducendo anche lo spreco di cibo.
Rispetto a quest'ultimo aspetto la revisione di Cohen del 2021 arriva a definire una lista di interventi e strategie efficaci per migliorare il consumo del pasto scolastico da parte di studenti e studentesse.
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A cura di Miriam Levi, UFC Epidemiologia, Azienda USL Toscana Centro, Italia
Questa “umbrella review”, che ha incluso 41 revisioni sistematiche con metanalisi per un totale di oltre un milione di partecipanti, conferma il ruolo centrale dei modelli alimentari nella prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili e nella riduzione della mortalità, evidenziando come ogni gruppo alimentare, attraverso specifici profili nutrizionali, possa influenzare la longevità agendo su fattori di rischio metabolici e cardiovascolari. Le evidenze scientifiche indicano come alcuni gruppi di alimenti, quali frutta secca a guscio, cereali integrali, frutta, verdura e pesce, si associano a una riduzione della mortalità, mentre consumi elevati di carni rosse (soprattutto processate) e di bevande zuccherate si collegano a un aumento del rischio.
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A cura di Benedetta Contoli, Centro Nazionale per la promozione della salute e la prevenzione, Istituto Superiore di Sanità
L’articolo di Huey et al., 2025, pubblicato sulla Cochrane Database of Systematic Reviews, esamina l’impatto degli interventi basati su approcci di nutrizione di precisione per la gestione dell’obesità in bambini e adolescenti. L’obiettivo è valutare se strategie personalizzate – che tengano conto di variabili genetiche, metaboliche, comportamentali e ambientali – siano più efficaci rispetto agli approcci tradizionali “one-size-fits-all”.
Nonostante l’interesse per questo approccio, solo due studi randomizzati controllati hanno soddisfatto i criteri di inclusione e sono stati analizzati. Entrambi presentano limitazioni metodologiche (campioni ridotti, breve follow-up, rischio di bias elevato), e la certezza complessiva delle evidenze è molto bassa, secondo il sistema GRADE.
In conclusione, l’articolo non dimostra ancora con certezza l’efficacia della nutrizione di precisione nella gestione dell’obesità pediatrica, e sottolinea la necessità di ulteriori ricerche di alta qualità.





