08/09/2022
A cura di Federico Pagnoni, Università del Piemonte Orientale – Dipartimento di Medicina Traslazionale
Il fumo non solo è uno dei principali fattori di rischio modificabili per quanto riguarda l’insorgenza di patologie cardiovascolari e polmonari ma gioca un ruolo anche nei tumori gastroenterici, della vescica, del rene, nel diabete e nella malattia di Alzheimer. In Italia nel 2019 è stato la causa del 12,13% di tutti i DALY persi, del 17,86% degli anni di vita persi e del 6,25% degli anni vissuti con disabilità.
Nel contesto delle politiche nazionali anti-fumo, giocano un ruolo di rilevante importanza i pittogrammi sui pacchetti e l’implementazione del pacchetto anonimo. Diverse revisioni sistematiche di letteratura, lo studio cross-sectional australiano e le esperienze di alcuni Paesi europei come Regno Unito e Francia forniscono le evidenze di efficacia per questi interventi. L’obiettivo è sia quello di far smettere di fumare sia quello di scoraggiare l’inizio.
I pittogrammi sfruttano la capacità dei messaggi di stimolare pensieri negativi riguardanti il fumo, facendo riflettere il consumatore sui rischi connessi al tabagismo e di conseguenza aumentando la preoccupazione per la propria salute. Il pacchetto anonimo invece prevede l’adozione di un pacchetto senza colori aziendali, loghi ed elementi di design sul pacchetto. Esso risulta meno attraente del pacchetto classico sia per la popolazione adulta che per gli adolescenti, incoraggiando l’idea di smettere e contrastando l’idea di iniziare.
I pittogrammi hanno un’efficacia correlata alla dimensione delle immagini sui pacchetti e oltre a disincentivare le persone ad iniziare, aumentano la richiesta di trattamenti presso i centri anti-fumo. Sebbene siano in grado di aumentare le richieste di aiuto, non è però chiaro se essi da soli siano capaci di far smettere di fumare, per questo motivo devono essere supportati da altri interventi e politiche anti-fumo.
Gli studi sul pacchetto anonimo mostrano invece che i fumatori valutano i pacchetti come meno attraenti e di impatto, percepiscono le sigarette del pacchetto anonimo come di bassa qualità ritenendosi quindi meno soddisfatti del loro gusto e ritengono lo smettere di fumare una priorità in maniera percentualmente maggiore rispetto ai fumatori che usano il pacchetto classico. In Francia nel 2018 il 26.8% dei fumatori ha dichiarato che l’aspetto del pacchetto anonimo li ha motivati a smettere ed il 22.5% degli ex fumatori ha detto di aver smesso a causa della sua introduzione.
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